FENG SHUI (parte seconda)

 

LA CASA COME METAFORA DEL TEMPO

Il Feng Shui fa riferimento al criterio di distribuzione degli organi nel corpo umano quando considera le attività da svolgere nei vari ambienti: cucina, ingresso, camera da letto etc.

Inoltre mette in relazione i ruoli esercitati dalle persone con le funzioni attribuite alle stanze: padre, datore di lavoro, collaboratore, figlio etc.

Tiene conto anche del variare dei ruoli a seconda dei luoghi dove ci si trova a svolgere la propria funzione sociale. Per esempio un manager può svolgere un ruolo preminente sul posto di lavoro ma quando si trova a casa dei genitori assume un ruolo subalterno. Il marito svolge un ruolo preminente in famiglia ma può essere subalterno se lavora per altri.

Dalla porta d’ingresso che rappresenta la bocca, si passa al centro della casa che rappresenta lo stomaco fino ad arrivare ai bagni che devono stare ben distanti dall’ingresso.

La distinzione tra i due ruoli, il pubblico ed il privato, è simile a quella adoperata molto più tardi dal Palladio. Anch’egli nel ‘500, progettando le sue splendide ville venete, partiva dal presupposto che la disposizione degli ambienti in una casa dovesse seguire l’ordine del corpo umano. Egli sosteneva la stessa tesi del Feng Shui, che vi sono parti da mostrare e parti intime da tenere al riparo dagli occhi degli estranei.

IL LUOGO E LA SUA MEMORIA

Maurice Halbwach nel suo libro “Memorie Collettive” dedica un capitolo alla memoria dello spazio abitativo descrivendo gli oggetti della casa come un pubblico muto che ci osserva che ci giudica. Egli spiega che la casa, il quartiere, la città o la nazione sono punti fissi di riferimento e dunque rassicuranti per gli uomini perché restano immutabili malgrado gli inevitabili cambiamenti nelle relazioni sociali. Addirittura egli sottolinea come nella memoria di ciascuno il ricordo di una persona o di una relazione è suggellato dal luogo dove si è svolto l’evento. Infine egli racconta come sia possibile, entrando in una casa, riconoscere lo stato sociale, il lavoro e la natura più intima delle persone che la abitano.

La scena di un quadro o la disposizione di un oggetto possono svelarci, al di là delle apparenze, i tratti più interessanti del carattere del padrone di casa.

I muri, gli oggetti, i mobili sono in grado di registrare e conservare i buoni ed i cattivi ricordi. Per questa ragione è utile scoprirne la storia.

La casa, come un grande specchio, riflette sulle persone l’energia della quale si è caricata. Gli eventi felici riflettono energia gioiosa mentre quelli drammatici riflettono energia oppressiva.

In questi casi le intuizioni di Halbwach collimano con la saggezza degli orientali i quali prima di decidere l’acquisto di un immobile o di una suppellettile acquisiscono tutte le informazioni sulle vicissitudini e le ragioni che ne hanno determinato la cessione.

LA CASA E’ UN ORGANISMO VIVENTE

Il feng shui non è una scienza, né ha alcun riscontro verificato da leggi della natura. Il feng shui, è una filosofia di arredamento: potremmo definirla una ricerca anche fantastica su alcuni principi dell’abitare una casa. Per questo motivo chiama in causa cose come il posizionamento corretto di arredi, dunque i punti cardinali, i colori , i materiali. Tutte cose che richiamano la terra natale di quest’arte, un po’ fantasiosa un po’ “esoterica“. I principi più importanti del feng shui, riguardano i colori, i materiali, le disposizioni interne.

Nel feng shui si fa spesso riferimento ai 5 elementi, intesi come elementi ai quali è associato un determinato potere e una determinata attribuzione di forze.

Collage of Feng Shui destructive cycle with five elements (water, wood, fire, earth, metal)

I cinque elementi sono Acqua, Fuoco, Terra, Legno, Metallo. Ognuno fa corrispondere varie cose come stagioni, emozioni, forme, materiali e infine animali.

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