CLIMA E ARCHITETTURA: architettura spontanea-bioclimatica (parte nona)

Insediamento Navajo di Mesa Verde, Colorado 1150 d.C.

10. I PUEBLOS DEI NATIVI AMERICANI – CLIMA CALDO SECCO

Alcune popolazioni indigene dell’area geografica che attualmente corrisponde al sud-ovest degli Stati Uniti (Colorado, Arizona, Nuovo Messico, California, Utah) svilupparono un sistema di costruzione in grado di mitigare gli effetti del clima caldo secco mettendo a punto un controllo stagionale della radiazione solare.

Si tratta dei cosiddetti indiani “Pueblos” che si insediarono in questi altipiani semiaridi con un’escursione quotidiana delle temperature fra i 20-25 °C.

Il materiale da costruzione utilizzato è il mattone di fango seccato al sole (adobe) di solito rinforzato con paglia e spesso intonacato ancora con fango. Le murature sono spesse da 40 a 75 cm con una notevole capacità di accumulo termico in modo da potere sfruttare la notevole escursione termica giornaliera. Le finestre sono poche e protette da imbotti molto profondi in modo da proteggere l’interno dal calore e dall’abbagliamento del sole dello ore centrali del giorno.

Insediamento Navajo di Mesa Verde, Colorado 1150 d.C.

Tra i diversi villaggi costruiti quello più spettacolare è quello di Longhouse realizzato nei canyon di Mesa Verde in Colorado, risalente al periodo che va dal 1150 al 1500 d.C. (Knowles 1974). Gli edifici sono posizionati in una caverna con un ingresso molto ampio, su di un pianoro scavato dall’erosione dell’acqua alla base di un alta falesia di arenaria. I diversi ambienti sono costruiti con fango e roccia e sono addossati gli uni agli altri digradando verso il basso di modo che i tetti di alcuni sono terrazze di accesso agli altri.

Insediamento Navajo di Mesa Verde, Colorado 1150 d.C.

La disposizione è tale che il basso sole invernale riesce a penetrare durante le ore centrali del giorno fin dentro il canyon e a riscaldare tutte le diverse abitazioni. Il sole alto estivo non riesce invece a penetrare lo schermo costituito dalla parete sporgente rocciosa il quale garantisce ombra e sollievo dalle elevate temperature estive.

Insediamento Navajo di Mesa Verde, Colorado 1150 d.C.

Un altro esempio molto studiato è quello di Acoma Pueblo in New Mexico (Knowles 1974).

Insediamento Acoma Pueblo, New Mexico

Il villaggio è costituito da due o tre file di edifici con distanze regolate in modo da garantire l’accesso al sole da parte di tutti gli edifici.

Insediamento Acoma Pueblo, New Mexico

Nei singoli edifici ogni piano successivo è arretrato in modo da creare una terrazza sul tetto del piano precedente. Gli edifici vengono ad avere una sezione a gradoni rivolta verso sud.

11. LA CAPANNA TROPICALE – CLIMA CALDO UMIDO

Come si è visto nelle regioni a clima caldo umido si hanno durante tutto l’anno temperature e umidità elevate, l’escursione termica giornaliera è molto limitata.

Le abitazioni in questo tipo di clima hanno bisogno di protezione dalla radiazione solare e dalle intense piogge. Il tetto diventa la parte predominante dell’edificio con pendenze elevate (veloce deflusso delle piogge torrenziali) e ampi sporti a proteggere le pareti e gli abitanti dal sole e dalla pioggia a vento.

Spesso gli edifici sono rialzati in modo da esporli meglio alle brezze fresche, proteggere dagli animali e distaccarle dal suolo riscaldato dalla radiazione solare. Le pareti sono in genere leggere, realizzate con legno, stuoie, graticci, fibre vegetali. Data infatti la scarsa escursione termica non si trae molto vantaggio da pareti massicce. La forte inclinazione del tetto è determinata principalmente dalla necessità di creare un efficace scarico dell’acqua piovana, anche con coperture incoerenti in foglie o paglia, ma ciò determina anche uno sviluppo ridotto delle pareti in elevazione.

Capanna Seminole – Florida

La struttura a graticcio consente una ampia e libera ventilazione dell’interno, mentre la sporgenza del tetto sui lati, e lo spazio coperto sulla parte anteriore, tiene in ombra tutta la struttura verticale ed evita il surriscaldamento. Numerosi esempi di insipienza energetica si possono rilevare ancora oggi nelle ex colonie africane dove insediamenti per le popolazioni locali sono stati realizzati su modelli occidentali con ampio sviluppo di pareti verticali in calcestruzzo e tetti in lamiera.

Pareti di massa notevole (in genere adobe)

Nelle aree a clima caldo di tipo monsonico (alcune parti dell’Africa, India, Sud-est Asiatico) le abitazioni tradizionali sono caratterizzate da pareti di massa notevole (in genere adobe) combinate con ampi tetti spioventi e con grandi sporti che proteggono le pareti dalla pioggia. Tetti ventilati costituiti da un solaio in fango su cui viene steso una copertura in fibra vegetale sostenuta da un sistema di montanti e traversi, sono particolarmente indicati per questo tipo di clima. Essi infatti combinano una discreta massa con la protezione dalla pioggia e un buon smaltimento del calore estivo. Si trovano in Cameroon presso i Massa, in Nigeria nell’altipiano di Bauchi e in India ad Orissa.

 

 

Prof. Fabio Peron
Professore associato settore scientifico-disciplinare Ing-Ind 11 Fisica tecnica ambientale
Dipartimento di Progettazione e pianificazione in ambienti complessi
Università IUAV di Venezia

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